A scuola senza scooter

VIVONO A UN QUARTO D’ORA DI CAMMINO DAI BANCHI

MA NON SANNO COSA SIGNIFICHI SPOSTARSI A PIEDI.

scuola andare a piedi


Tutte le mattine al suono della sveglia circa un quarto del Paese parte disordinatamente verso la medesima destinazione: la scuola. Una marcia per lo più inquinante e rumorosa. Sebbene l’86 per cento delle famiglie abiti a meno di un quarto d’ora a piedi da asili, elementari, medie e superiori, almeno dieci milioni di persone scelgono di effettuare il tragitto in automobile. Per convincere i ragazzi a camminare, pedalare o usare bus e tram, Euromobility ha avviato alla ripresa delle lezioni a settembre 2013, un progetto pilota in nove istituti superiori di Torino, Milano, Brescia, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Bari. Il progetto consiste di affidare a un gruppo di studenti il compito di monitorare gli spostamenti dei loro compagni, dei professori e dal personale non docente. Un team di tecnici aiuterà i ragazzi a elaborare un piano della viabilità contenente sia consigli per i singoli sia un pacchetto di richieste all’amministrazione locale. Ogni scuola avrà a disposizione una cartografia elettronica dove mappare la residenza degli studenti, seguire il loro cammino e calcolare la quantità di emissioni inquinanti prodotte. Il progetto non impone lezioni di educazione stradale, ma lascia che siano i ragazzi a gestire i progetti di mobilità. A settembre il mobility manager scolastico approderà in Parlamento, presentando una proposta alla Camera per far entrare quest’attività nell’offerta formatica delle superiori