Facciamo luce sul teatro!

Una luce nel buio, la speranza di riaccendere ciò che si è spento da un anno per ripartire. 

Ieri sera l'Italia si è illuminata di cultura raccogliendo l'invito dell'Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo. L'associazione di categoria di attrici e attori ha chiesto infatti a tutte le donne e agli uomini che dirigono i teatri italiani, da quelli più piccoli fino ai grandi teatri nazionali, di illuminare e tenere aperti i propri edifici la sera del 22 febbraio dalle 19.30 alle 21.30.

A causa della pandemia che ne ha imposto la chiusura, l'arte e la cultura hanno chiesto aiuto e attenzione al Governo e alla cittadinanza affinché si torni a parlare con una certa frequenza di teatro e spettacolo dal vivo, con l'obiettivo di programmare una riapertura in sicurezza dei suoi luoghi. 

A Napoli, anche con i sindacati uniti CGIL, CISL e UIL e il Coordinamento Arte e Spettacolo Campania, si è fatta luce sul teatro con flash mob dal Bellini all'Augusteo, dal Teatro Nuovo al Mercadante, con luci accese e apertura anche dei foyer con distanze di sicurezza garantite al fine di considerare importanti ed indispensabili coloro senza i quali il teatro non è tale nell'attrarre il pubblico: chi lavora in questo ambiente, gli operatori del settore.

Il Teatro San Carlo ha aderito all'iniziativa non solo accendendo le luci, ma con una violinista che ha suonato una melodia per sensibilizzare sulla situazione dei teatri italiani. 

Un gesto gentile, fine, delicato, che chiede soltanto che si torni in qualche modo a riaccendere la speranza per chi ci lavora. Non è facile vedersi con le spalle al muro per cui si tratta di trovare una soluzione nel rispetto delle regole. 

FRANCESCA CARLUCCI 
foto Francesca Carlucci: 
Teatro San Carlo