Scuole in tempi di Covid

Quanti interrogativi alla luce della decisione della Regione Campania, in merito all'aumento dei contagi, sulla chiusura delle scuole da lunedì 1 marzo, una situazione che porta a dividere le coscienze su quale sia la decisione giusta, visto che ci sono genitori a favore e altri contrari a lasciare andare i propri figli a scuola. 

A tal proposito, va annoverata l'interessante iniziativa dal titolo "Scuole aperte in tempi di Covid - Istruzioni per un uso consapevole dei dati e del tracciamento" svoltasi stamani sulla pagina Facebook dell'Assessorato alla Scuola e all'Istruzione del Comune di Napoli. 

Un confronto sereno al di là delle decisioni politiche che inevitabilmente condizionano, nel provare a fare ciò che va fatto appunto con serenità. È ciò che ha affermato Piero De Luca (Dirigente Scolastico Ic "Sauro Errico Pascoli") cercando di capire se effettivamente non c'è alternativa alla distanza, se la scuola è uno di quei luoghi a rischio e se questo rischio deve essere in contrapposizione con altri rischi, se le cose nella scuola si possono gestire dando una narrazione diversa, tenendo anche conto che il diritto alla salute debba confrontarsi con altri diritti.

Sara Gandini (Epidemiologa e Biostatistica - Istituto Europeo di Oncologia di Milano IEO) ha illustrato scientificamente i rischi e le incidenze connesse alle scuole. Tra i vari punti esaminati spiccano, nei paesi europei, l'aumento del divario sociale, una riduzione dell'apprendimento e un aumento dei disturbi mentali.

Maria Luisa Iannuzzo (Medico Legale - Azienda ULSS 9 Scaligera - Veneto) ha evidenziato come il contatto stretto abbia avuto un'evoluzione mostrando come nelle scuole occorra avere qualche cautela in più per l'organizzazione scolastica con il protocollo del tracciamento maggiormente per i bambini piccoli che necessitano di maggiori attenzioni, un'analisi elaborata in Veneto dove si agisce sulla classe e non sulla scuola, cioè non chiudendo la scuola, ma la classe.

La Dott.ssa Clementina Sasso è intervenuta parlando di come l'andamento fosse già in salita da fine gennaio aggiungendo che le vaccinazioni in Campania procedono piuttosto bene. 

L'assessora all'Istruzione del Comune di Napoli, Annamaria Palmieri, ha concluso interrogandosi sui rischi da contemperare e sulla richiesta degli studi fatti sulle varianti: "Qual'e' il minor rischio per i bambini e i ragazzi? Andare o non andare a scuola?" ribadendo l'importanza del tracciamento, fondamentale per ridurre al minimo il contagio e per tenere aperte le scuole ma, ha aggiunto: "Vogliamo tenerle aperte per far funzionare il tracciamento?". È per questo che servono i dati per decidere, riportando la situazione in equilibrio. Una situazione che, secondo l'assessora Palmieri, tra le varie polemiche inerenti alle decisioni, si riconduce a una battaglia di civiltà e non politica. 

FRANCESCA CARLUCCI