Crescere insieme tornando a scuola

Durante il lockdown ho visto, tramite un video inviatomi da mio fratello, mia nipote “a scuola” in una video-chat di gruppo: non ho voluto rivederlo più.

Provai tenerezza, costernazione, impotenza, commozione, infelicità nell'osservare come la realtà si fosse tramutata in una fredda scena di classe dove non c’era niente che andasse bene, venendo a mancare il calore di quel "viva la scuola" che sa di vita: quel senso di irraggiungibile, di lontano, quella mancanza dei compagni senza quel rincorrersi, quello stare insieme giocando, colorando, imparando, tutto ciò che l'utile didattica a distanza non ti potrà mai dare, dalla scuola all’università.

È la socialità che è venuta a mancare: il contatto umano, lo stare vicini fino a ridere, divertirsi insieme, che allontana la noia e sprona a fare di più, perché isolarsi deprime, mentre essere una comunità non virtuale rende vivi e più attivi.

L’aumento dei contagi di questi giorni non deve frenare il ritorno alla normalità che comunque continua a non esserci. Sembra sia ripreso tutto come prima, ma è apparenza, perché la normalità era quella che abbiamo lasciato nel momento in cui il virus ha bloccato e cambiato le nostre vite condizionando i rapporti con gli altri in qualsiasi ambiente, ponendo limiti laddove erano assenti o non si concepivano proprio. 

In tutto questo, il primo segnale è quello che possono darci i bambini con la ripartenza della scuola in presenza perché è necessario tornare in classe sempre tenendo conto di ogni modalità di sicurezza, nonostante permanga ancora confusione tra governo, regioni e presidi.

Indossare la mascherina, rispettare le norme di igiene, mantenere il distanziamento… ma stare insieme, imparando a crescere e a vivere insieme. 

Oramai bisogna convivere con il virus e pazientare fino a quando non ci lascerà tranquilli. Tuttavia, se osserviamo i bambini che tornano a casa raccontando cosa hanno fatto a scuola è già normalità, basta osservare i loro volti ricchi di vivacità.

FRANCESCA CARLUCCI

(foto da ancicampania.it)