Senza la scuola: adolescenti e dispersione scolastica

La scuola: quanto divide in questi tempi di pandemia, soprattutto tra chi è genitore e deve scegliere per i propri figli quale sia la scelta giusta da compiere: mandarli a scuola o no? La scuola è o non è un luogo sicuro? Oramai non ci si interroga che su questo, anche alla luce della chiusura delle scuole, come in Campania. 

Eppure, c'è una domanda che andrebbe fatta ai diretti interessati: i bambini e i ragazzi cosa provano senza vivere la scuola?

Ad un anno dall'inizio della pandemia, Save the Children Italia ha chiesto alle ragazze e ai ragazzi del loro progetto "Fuoriclasse contro la dispersione scolastica" un racconto su com'è andato quest'anno che andrebbe ascoltato con interesse perché non va dimenticato che a soffrirne della situazione sono proprio chi purtroppo si è visto privato del diritto di crescere e vivere attraverso la scuola in presenza.

Ecco cosa ne è emerso. 

Alla domanda su quale parola utilizzerebbero per quest'anno hanno risposto: piatto, tristezza, strano, brutto, distorto tra la realtà e il virtuale. 

Quando è stato dichiarato il lockdown gli adolescenti hanno provato dapprima contentezza pensando a una settimana senza scuola, ma si sono dovuti ricredere e si sono spaventati perché non c'è mai stato qualcosa di così grave, con tutti a casa senza uscire più e il deserto tra le strade.

Ad un ragazzo è rimasta impressa l'immagine del "ce la faremo" dai balconi per poi passare in questi giorni a vedere il "vendesi" su molti negozi perché molte persone non ce la fanno.

Sulla didattica a distanza, andando solo due giorni a scuola, non capiscono tante cose. Per chi fa scienze in laboratorio ormai la studiano solo sui libri.

Gli adolescenti, che hanno lamentato un calo di voti e di voglia, non si sono sentiti molto ascoltati, sentiti ma non ascoltati, ed è ciò che invece vorrebbero, oltre a desiderare di tornare a scuola per rivedere gli amici e fare lezione bene. 

Infine, per usare una parola per descrivere il prossimo anno, oscillano tra 'paura' e 'fiducia' per essere ottimisti.

Per visualizzare l'intero racconto: 
https://www.facebook.com/watch/?v=416537172783537

Inoltre, Save the Children ha diffuso i dati sulla dispersione scolastica tra il 16 febbraio 2020 e il 2 febbraio 2021. Ogni studente ha perso oltre 2 mesi di istruzione e 112 miliardi di giorni di scuola persi in tutto il mondo, evidenziando che sono stati i bambini più poveri ad essere colpiti in modo sproporzionato. Un'analisi a livello internazionale dall'Organizzazione sui dati di 194 Paesi e diverse regioni ha poi mostrato che i minori in America Latina, nei Caraibi e nell'Asia meridionale hanno perso quasi il triplo dell'istruzione dei coetanei dell'Europa occidentale.

FRANCESCA CARLUCCI 
foto: adnkronos.com