L'Italia s'è desta a San Gregorio Armeno

Non è stato facile per nessuno, e non è ancora finita, vivere il blocco della pandemia con quanto ne ha comportato in termini di socialità, cambiando le nostre quotidianità, e a livello economico. Il turismo è uno di quei settori che ha sofferto pesantemente questo limite e ora che si sta riprendendo si spera si vedano presto i risultati e avvenga una ritrovata rinascita. 

A Napoli c'è un luogo che rappresenta il suo cuore e che si augura adesso di riprendere il cammino che l'ha visto primeggiare tra le mete più ambite della sua meravigliosa città: San Gregorio Armeno. 

Stamani nella via dei presepi più famosa al mondo è stata celebrata una seconda rinascita dell'Italia, a seguito di quella del 2 giugno in cui la strada è stata adornata di bandiere tricolori, con la speranza che il Paese lasci per sempre alle spalle la guerra contro il Covid-19 che ha visto in prima linea medici, infermieri, forze dell’ordine, società civile e operatori del settore sanitario.

All'inizio di via San Gregorio Armeno, a piazza San Gaetano, come segno di libertà e ripartenza, è stato posto un pallone tricolore ad elio, legato ad un nastro di 20 metri con bandiere tricolori, che il Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico - al quale sono state donate opere create per l'occasione dall'associazione degli artigiani "Le Botteghe di San Gregorio Armeno" -  ha fatto volare mentre il tenore pop Giuseppe Gambi ha cantato l'inno di Mameli.

L'Italia s'è desta, quindi, un gesto semplice e di incoraggiamento volto a un domani libero dai lacci che lo opprimono e non lo lasciano trionfare come merita.

FRANCESCA CARLUCCI
foto Francesca Carlucci