(di Francesca Carlucci)
Se ti sedessi su una nuvola non vedresti la linea di confine tra una nazione e l’altra. Peccato che tu non possa sedere su una nuvola.
(Khalil Gibran)
La Russia ha scelto la guerra contro l’Ucraina. In che mondo viviamo se non esiste la pace nella mente di un essere umano?
Ed è umano chi sceglie la guerra perché vuole vincere a tutti i costi senza voler raggiungere un accordo pacifico per il bene del suo popolo?
Putin e tutti coloro che non conoscono il valore di relazionarsi senza armi e nel rispetto dell'altro come suo simile perdono l'immensa e incalcolabile occasione di farsi ricordare come portatori di pace e non di odio verso gli altri.
Essere fratelli e sorelle sotto lo stesso cielo è un concetto troppo pulito e generoso per cuori duri come la pietra.
Solidarietà al popolo ucraino, alle persone come noi, dai bambini agli anziani, che hanno dovuto lasciare le proprie case e le loro abitudini sotto l'orrore di una distruzione che non vogliono per il capriccio di un insensato criminale che non sa sedersi su una nuvola per guardare il suo mondo e capire quanto sia meraviglioso così com'è: in pace e unito.
