Torre Annunziata per la pace tra i popoli

(di e foto Francesca Carlucci)

Si stenta a credere che si possa essere così restii a deporre definitivamente le armi contro l’Ucraina e ad ascoltare e vedere un mondo che si anima in ogni modo a tal fine come sta accadendo ovunque e ogni giorno dalle grandi metropoli ai piccoli centri del nostro Paese. 

Stamani anche la comunità di Torre Annunziata si è stretta intorno a quella ucraina in un momento di solidarietà. 

Presso piazza Giovanni XXIII, dinanzi la basilica della Madonna della Neve, si sono riuniti cittadini torresi per invocare la fine del conflitto e manifestare il proprio dissenso verso tutte le guerre. 


Non sono mancati momenti di commozione con gli interventi di donne e uomini della comunità ucraina che hanno ringraziato tra le lacrime gli aiuti verso il loro popolo e persino di un bambino che, con tenera forza, ha chiesto la pace in Ucraina. 


Gli studenti di alcune scuole, tra cui Istituto Artistico Statale De Chirico e IIS Marconi Galilei, hanno contribuito con lo spirito speranzoso delle loro voci che si sono intrecciate allo sventolio dello striscione multicolore e delle bandiere per la pace che sembravano abbracciare in un gesto di fratellanza quelle dell’Ucraina. 



Insieme a varie associazioni del territorio tra cui Catena Rosa APS con la sua presidente Ada Ferri, Arci e Anpi Torre Annunziata con le veci di Antonello Sannino, il parroco della basilica ha coinvolto i presenti in un momento di preghiera per la pace tra i popoli. 




Toccanti le parole di un giovane studente che ha chiesto di aiutare le persone ucraine che vivono questo immenso sconvolgimento nelle loro vite non solo in modo materiale, offrendo quanto necessario alla sopravvivenza, ma di avvicinarsi a loro, se ne conosciamo direttamente qualcuno, per chiedere "come stai?". 


Sono questi brevi e intensi attimi che fanno sentire la vicinanza a chi ha perso la quotidiana serenità con il desiderio che tutto finisca il più presto possibile in nome della pace.