CATTURATO NEL NAPOLETANO

 Il killer della 'ndrangheta Massimiliano Sestito è stato catturato nel Napoletano. Era ricercato in tutta Italia, dopo essere evaso il 30 gennaio da Pero (Milano), dove stava scontando gli arresti domiciliari a casa del padre. La cattura nel pomeriggio di sabato 4 febbraio. Secondo quanto riferiscono i carabinieri del comando provinciale di Milano, il fuggitivo è stato rintracciato presso la stazione circumvesuviana di Sant'Anastasia, poco lontano dal capoluogo partenopeo, con la collaborazione e il supporto dei carabinieri di Napoli.


51 anni, nato a Rho, affiliato alla cosca Iozzo Chiefari Procopio, si trovava a casa del padre Antonino a Pero, dove scontava i domiciliari. Ma, durante un controllo, i carabinieri non lo hanno trovato nell'abitazione. Fu lui a premere il grilletto, nel 1991, e uccidere l'appuntato dei carabinieri Renato Lio ad un posto di blocco a Soverato (Catanzaro). Per quell'omicidio, Sestito è stato condannato a 30 anni di reclusione. Poi, nel 2013, un nuovo omicidio: quello del boss Vincenzo Femia, ucciso a Roma nell'ambito di una 'faida' per il controllo dello spaccio di droga. Per questo delitto, Sestito è stato condannato all'ergastolo in Appello e, per il 3 febbraio, era in attesa della sentenza di Cassazione. Ma, nel frattempo, ha spaccato il braccialetto elettronico ed è scappato. Per decisione della Corte d'Appello romana era stato posto ai domiciliari.


Nel 2013, poco dopo essere stato arrestato per l'omicidio Femia, Sestito aveva approfittato della semilibertà, mentre era recluso a Rebibbia, per scappare e poi essere rintracciato, dopo un mese, sulla spiaggia di Palinuro (Salerno). Ora la nuova fuga e, sabato 4 febbraio, la cattura.

                                   




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