GIOCHI SENZA BARRIERE 2024

 

GIOCHI SENZA BARRIERE 2024 – conferenza stampa presentazione manifestazione – 24 settembre.



Spiega la giornata della manifestazione il Presidente dell’Associazione “ TUTTI A SCUOLA “ nella persona di ANTONIO NOCCHETTO.  20 anni fa, abbiamo deciso insieme a qualche papà, qualche mamma, a qualcuno di dire, ma perché non facciamo una festa per i bimbi che non vengono in Italia? E siccome noi a Napoli siamo un po’ spacconi, abbiamo iniziato a fare una festa piccola, piccola. Non è che vent'anni fa c'erano il ministero dell'Istruzione del merito, la Regione Campania e il Comune di Napoli. Chi ci i padroni di casa, la Rai, la Asl. Non c'era nessuno. C'erano delle mamme e dei papà. E queste mamme e questi papà hanno iniziato a organizzarsi in vent'anni, si sono stretti, hanno cementato rapporti di grandissimo affetto. E allora si arriva a fra poco e giorni, al 24 settembre, quando al momento abbiamo oltre 55 autobus prenotati da Napoli e dalla Campania. Abbiamo oltre 20 autobus esterni a questi 55 che vengono in maniera autonoma, ma abbiamo soprattutto una lista definita che sul nostro programma potrete leggere con attenzione. Di realtà che, a titolo assolutamente gratuito, scendono di venire a condividere una giornata. Ma che cos'è i giochi? Per dire, che cosa è diventato? Giochi Senza barriere non è altro che il tentativo. Anche un po’ velleitario di costruire una comunità, perché noi non siamo. Noi non facciamo discorsi complicati, noi facciamo discorsi semplici. Quando tu hai un bimbo con disabilità, quando hai un adulto con disabilità, tu devi parlare semplice. Devi. Essere capace di toccarlo. Devi essere capace di guardarlo negli. Devi essere neanche capace di sporcarti con il suo sudore se ti abbraccia tutto sudato e non retratti schifato. E soprattutto devi essere capace. Di non invocare, come è avvenuto per un signore che ha beccato 500.000 voti alle ultime elezioni europee, il ritorno alle classi differenziate? Perché succede anche questi? Che c'è gente che dice che bisogna tornare alle classi differenziali e 530.000 italiani lo premiano con il mito. Questo è un problema. Ma è non è un problema politico, è un problema di una comunità civile. Perciò di Giochi senza barriere c'è bisogno, perché Giochi senza barriere ci costringe a prendere posizione.

È bellissimo che la Rai abbia preso su elezioni, è bellissimo che la Fondazione prenda posizione, è benissimo che la Asl Napoli uno venga qui, che le università, che l'Ufficio. Oggi il direttore generale non è chiuso e che è impegnato a Roma al Ministero, ma doveva essere qua anche il dottore Acer. È bellissimo che dei pezzi di questo paese di fronte a una deriva prendano posizione perché giochi senza apparire anche questo. È la nostra splendida festa, condivisa con diverse migliaia di persone. Famiglie, ragazze, scuole, è una cosa meravigliosa. Ma non è solo questo, è anche la voglia di dire che noi ci siamo, che noi non è un caso che Giochi senza barriere sia nato a Napoli, abbiamo detto è la diciassettesima edizione, in realtà noi abbiamo iniziato vent'anni fa, poi abbiamo avuto gli anni terribili del COVID e voi sapete, in Regione Campania noi abbiamo un Presidente serio e ci ha chiusi per un sacco di tempo. Bene ha fatto, io lo dico da medico, quindi va bene così, però voglio dire, noi sono vent'anni. Fanno fare una cosa del genere e voglio dire grazie alla Fondazione, grazie a chi ha apprezzato il senso di questa manifestazione, siamo ancora qui a raccontare. Ero già senza barriere. Non appartiene a tutti a scuola, non appartiene alla Rai, non appartiene alla Fondazione, non appartiene all'università che ci saranno al CNR, all'asl, no giochi senza giochi, giochi senza barriere, appartieni a voi. E quando ognuno di noi si sentirà parti attiva in questa manifestazione, avremo, perché poi noi passiamo. Io non ci sarò più. Antonio, il direttore della Rai, andrà in pensione. Insomma, non ci saremo più. Però ci sarà giochi senza barriere. E questo è importantissimo, questo ci dà anche la dimensione della bellezza. Di una cosa che non può essere irreggimentata non è una cosa che possiamo contenere tutta. Io dopo vi distribuirò il programma. Vedo che ci sono degli universitari che stanno facendo un lavoro di greggio con un master importante. Questo è un esempio di come si co-progetta una cosa. Qui troverete scritte oltre 100 realtà che partecipano tutte a titolo gratuito, perché la gratuità è il segno, il carattere distintivo di giorni senza barriere, perché è una felicità. Esiste solo sulla base di un rapporto emotivo, un rapporto in pace, altrimenti non c'è comuni. Già c'è un'altra cosa, c'è un rapporto di lavoro e un'altra storia qui. E quindi giochi senza barriere e di questo non potrò mai finire di ringraziare il dottor Antonio Marciano che ci ha accolto, ci sostiene il dottore Giannino Nuzzo che ci ha accollati dal primo momento e ci sostiene concretamente perché grazie alle loro finanze che noi riusciamo a mettere in piedi questa cosa. Bene, noi non possiamo che dire che Giochi senza barriere. Dal 25 settembre il giorno. Diventa una vostra scusa. Non una nostra responsabilità sociale, è un problema nostro. Siamo noi. Dobbiamo creare un argine a questa deriva emotiva e sociale nel paese, siamo noi che dobbiamo costruire comunità. A Giochi senza barriere, che è una manifestazione laica, tra i le centinaia di volontari, voi vedrete, ci sono anche i seminaristi del seminario maggiore.