(di Francesca Carlucci)
Questo mondo ha un grave debito sociale verso i poveri che non hanno accesso all’acqua potabile. Negare l’acqua, attraverso qualche pretesto burocratico, è una grande ingiustizia, soprattutto quando si lucra su questo bisogno.
(Papa Francesco)
Queste ingiustizie sono visibili anche agli occhi di tutti, ma quando ci sarà finalmente giustizia e uguaglianza tra i popoli?
Si celebra oggi, 22 marzo, la Giornata Mondiale dell’Acqua (World Water Day), istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite per evidenziare l’importanza dell’acqua e la necessità di preservarla e renderla accessibile a tutti.
Il tema di quest'anno "Acque sotterranee. Rendere visibile l’invisibile" pone l'attenzione sulle acque sotterranee che diventano più scarse a causa dell'aumento della richiesta d'acqua e del peggioramento dei cambiamenti climatici che vanno contrastati in ogni modo con comportamenti adeguati (chiudere il rubinetto quando non necessario, preferire la doccia alla vasca, riutilizzare l'acqua quando possibile, installare il frangigetto sui rubinetti, ecc.).
La gestione del settore idrico necessiterebbe di un utile, immediato e concreto investimento e rinnovamento lontano da sprechi e soprattutto basato sulla primaria importanza dell'acqua - attualmente 2 miliardi di persone non hanno accesso all'acqua potabile - come bene comune.
A fronte della preoccupante carenza idrica a livello globale che si prevede nei prossimi anni anche in Italia la situazione non è delle migliori.
Infatti, oltre all'elevato consumo d'acqua, è presente una disparità tra nord e sud - il sud nel mondo risulta purtroppo sempre svantaggiato - dal momento che nel settore idrico si investono solo 49€ per abitante (35€ al sud) con una media europea di 100€ e le perdite dalla rete sono in media il 45% con picchi di oltre il 60% al sud considerando, tra l'altro, i frequenti guasti improvvisi agli impianti.
Tutto ciò è inammissibile. L'acqua appartiene a tutti, non deve esistere il concetto di privato ma di pubblico, per cui quando le popolazioni povere non saranno più tali e lo spreco sarà motivo di soluzione impellente per dare a ogni popolo ciò che è dovuto perché innato?
L’acqua è un diritto di base per tutti gli esseri umani: senza acqua non c’è futuro. L’accesso all’acqua è un obiettivo comune. Esso è un elemento centrale nel tessuto sociale, economico e politico del paese, del continente, del mondo.
(Nelson Mandela)
