In un contesto di forte incertezza, tra crisi pandemica, conflitti e instabilità economica, la politica italiana non può perdere di vista i diritti umani.
È l'appello di Amnesty - il movimento globale di persone che ha a cuore i diritti umani e che lavora insieme per promuoverli e difenderli ovunque nel mondo - alle candidate e ai candidati alle elezioni politiche che si terranno il 25 settembre.
Vogliamo un governo e un parlamento formati da persone impegnate a sostenere le libertà fondamentali, per istituzioni libere da odio e discriminazione. Per questo, abbiamo creato un manifesto con le nostre richieste per i candidati e le candidate alle elezioni politiche.
Sui diritti umani non si torna indietro. Servono passi avanti.
#SuiDirittiNonSiTornaIndietro
Ecco i 10 punti da leggere e approfondire su amnesty.it
1. Libere di scegliere (da ogni forma di violenza sessuale e diritto all'aborto);
2. Prima le persone, poi le frontiere (migrazione, diritti delle persone, solidarietà );
3. Giustizia climatica, ora! (diritto alla salute e al risarcimento);
4. Basta discriminazione (a contrasto della discriminazione e della violenza verso Lgbtqia+, misoginia e abilismo);
5. Una nuova legge sulla cittadinanza (senza discriminazioni);
6. Proteggere la popolazione civile nei conflitti (per i diritti escludendo le armi);
7. Un'autorità nazionale per i diritti umani;
8. Dignità per chiunque (diritti economici e sociali);
9. No al razzismo nelle istituzioni;
10. Protestare è un diritto.