Luca Toller: Per me l’ispirazione delle musiche dei film e’ la vita!



Il compositore Luca Toller è una delle figure più importanti nel mondo della musica per il cinema. Con la sua abilità di creare colonne sonore emotive e coinvolgenti, Toller lascia ogni volta il suo segno nel mondo del cinema, collaborando costantemente a molte delle produzioni cinematografiche di successo degli ultimi anni. Pubblicanow, in collaborazione con Radio40web e Rainbow diversamente radio ha intervistato il compositore italiano, il quale ci ha descritto un po alcuni retroscena che orbitano intorno a questa affascinante  professione:

Quali sono le tue principali fonti di ispirazione quando componi musica per film e come ti approcci con il regista?

Lavorare ad un progetto ti da sempre uno stato di euforia e ti porta a confrontarti con le produzioni. Il ritmo delle immagini e del montaggio sono importanti ma la principale ispirazione penso che sia data dalla vita, quello che viviamo tutti i giorni, le persone che incontriamo. Il compositore e’ un narratore e la musica puo’ anche ribaltare il senso di una scena. Ha una forza enorme. Spinge gli eserciti a marciare in battaglia o a far commuovere le persone. E noi compositori abbiamo il compito di spingere questa forza verso il senso del film (continua luca Toller)…Attraverso gli incontri preliminari (spotting) con il regista per decidere il da farsi. Questi, pero’ sono dei cliche’ che possono essere anche superati se si vuole andare oltre.

Per la composizione utilizzi strumenti musicali tradizionali, software di produzione musicale o una combinazione di entrambi?

Per la realizzazione delle musiche io parto dalla scrittura del tema. Gli americani hanno queste orchestre gigantesche, mentre noi italiani, con poche note riusciamo ad arrivare al cuore. Basta pensare ai grandi come Morricone. Mozart veniva a studiare il Bel canto in Italia, la linea melodica italiana. Anche io parto dalla linea melodica (Carta, penna e pianoforte) che deve emozionare prima me per poi pensare di emozionare il pubblico. Dopo che la linea melodica soddisfa me e il regista, si passa ai vari collegamenti: l’arrangiamento che si adatta alla scena e il renderlo riconoscibile con il personaggio, poi viene l’aspetto del software e dell’elettronica.. etcc… Preferisco partire comunque da un suono vero che puo’ anche essere quello di un giocattolo di un bambino per poi pensare all’elaborazione con i software e dell’elettronica.

Quanto tempo ci vuole per scrivere e registrare la colonna sonora di un film in media?

Parliamo di settimane, max qualche mese. Avere una scadenza puo’ essere per qualcuno  una cosa positiva. Per me e’ una presenza silente che preferisco mettere da parte: “Racconta un aneddoto: Il compositore delle musiche di Armageddon ebbe regalato un orologio con un conto alla rovescia che gli fu messo davanti e che rappresentava il tempo rimanente per la prima del Film. Io mi immagino lo stato d’animo del compositore!” Io l’avrei buttato dopo trenta secondi. Il Tempo per un compositore e tutto ma a volte una presenza ingombrante.

Come pensi che la tecnologia stia cambiando il modo in cui i compositori creano e producono musiche per film?

La tecnologia, in sintesi, ha cambiato tutto. Ha ridotto i costi utilizzando dei suoni campionati e per i non addetti ai lavori diventa quasi impossibile capire la differenza, Quindi si va verso la comodita’ e la velocita’. C’e’ poi il contro: I campioni sono tutti uguali, Es: dall’ Italia al Giappone. Noi siamo ingolositi dalla comodita’ ma in conclusione siamo andati verso un peggioramento. Credo che dovremmo tornare un po indietro perche’ si sta andando verso un’uguaglianza di scrittura.

Quale consiglio puoi dare ai giovani compositori che vogliono intraprendere questa carriera?

C’e’ una parte tecnica di studio ed e’ la parte piu’ facile che possono fare tutti. Poi c’e’ la parte piu’ importante che e’ la curiosita’: Non smettere di fare ricerca e sperimentazione continua’ e soprattutto, non essere timidi nell’osare. Si possono aprire, cosi, degli orizzonti impensabili. Bisogna andare un po oltre la prima idea. Poi, la personalita’ e la riconoscibilita sono alla base per essere dei compositori di successo e per trovare la propria strada.