DOVE FINISCE LA LIBERTA' NELL'EPOCA DEL CORONAVIRUS

a cura di Tilde

Conquistare la serenità in tempi di coronavirus è un sforzo congiunto sia a livello individuale che familiare. Purtroppo a questa falla  si aggiunge il web che accresce maggiormente la nostra condizione emotiva. Notizie vere oppure false, aggiornamenti dai vari siti, persone che si spacciano da guaritori, insomma  storie di notizie continue che hanno riempito le nostre pagine web. Il distanziamento sociale sta creando un distacco affettivo notevole, ci troviamo a dibattere questioni sociali o personali tramite messaggi o videoconferenze. Molti sul web scrivono che dopo il coronavirus il mondo cambierà, mi chiedo in meglio o in peggio?..Siamo alle prese sui social anche con la formazione di gruppi virtuali che indirizzano il loro contesto verso la solidarietà, la  felicità e la creatività invece diventano salotti  di contrarietà... la partecipazione attiva non fa altro che accrescere lo stato di angoscia già esistente in questo periodo. ..invitano comunque alla partecipazione e poi si riscontra tanta negatività e competizione. Gli utenti sul web si chiedono come trovare la felicità in un contesto così surreale come adesso; ma la  felicità ha un suo laboratorio nascosto nei nostri cuori. E' una condizione interiore che si costruisce allenando il nostro spirito per renderlo migliore e fruttuoso di buone qualità..come la pace, la benignità, l'amore, la longanimità, la mitezza,..e quando hai fatto tutto il possibile per elaborare il tuo spirito allora raggiungi la serenità. La magnificenza di questo arricchimento interiore diventa poi contagiosa vorresti condividerla con tutti, invece incontri sul web gente apatica e senza voglia di crescere, ma solo di  apparire e ti senti un intruso che infastidisce in un momento così delicato come la nostra epoca; ti senti fuori luogo, ad accrescere poi  questo distacco sono purtroppo gli unici mezzi che ci sono rimasti per  socializzare quelli virtuali. E qui finisce la nostra libertà sia nel rispetto del singolo individuo come tale, e sia per quelli che conosciamo da anni;  inizia invece nell'epoca del coronavirus la libertà di ferire e travolgere gli altri come se fosse l'ultimo giorno della nostra vita.