La Casa del rider a Napoli

Li abbiamo visti manifestare, scioperando per le consegne, per chiedere maggiori certezze in questi tempi così difficili, con lo zaino in spalla, giallo di Glovo, verde di Uber. 

Sono i rider, spesso lavoratori senza occupazione o tra i più disparati mestieri, i quali, per andare avanti, alla guida di una moto, fanno consegne in qualsiasi orario e con i rischi che comporta il loro lavoro, vista la paura di essere aggrediti, come purtroppo è già successo. 

Proprio per loro però, si è pensato a dare un segno di attenzione. 

È stata infatti inaugurata nella Galleria Principe di Napoli la prima 'Casa del rider'. 

L’iniziativa nasce nell’ambito del progetto “Nuovi Lavori, nuove tutele” e vede coinvolti Inail - Direzione regionale Campania, la Nidil Cgil Napoli, l’Associazione Napoli Pedala e la collaborazione del Comune di Napoli.

La Casa si sviluppa su una struttura a due piani: uno dedicato a bar e officina bici, l’altro è uno spazio accogliente a disposizione dei lavoratori, dotato di area ricarica per bici elettriche, deposito zaini, parcheggio bici, spogliatoi, sala riunioni e relax zone.

Saranno organizzati servizi di consulenza per la difesa delle tutele individuali e collettive dei lavoratori, come informazioni e chiarimenti sulle tipologie contrattuali adottate per il food delivery, informazioni su adempimenti fiscali, previdenziali e ufficio legale. Inoltre, si terranno corsi di manutenzione bici e seminari informativi sulla corretta postura nell’utilizzo della stessa e di guida sicura della bici in ambiente urbano. 

"Un progetto ad oggi unico in Italia che speriamo possa essere da apripista di una rete nazionale di luoghi dell’accoglienza di questa nuova categoria di lavoratori che sono stati fondamentali per l’economia negli ultimi 12 mesi", come ha dichiarato l'assessore Alessandra Clemente presente all'inaugurazione. 

FRANCESCA CARLUCCI 
foto: Corriere della Sera Napoli e Alessandro Garofalo