Luoghi di lavoro sicuri, basta morti!

(di Francesca Carlucci)

Le morti sul lavoro sono un capitolo purtroppo frequente nella nostra quotidianità ed è sconcertante non porre un freno alle tragedie di lavoratrici e lavoratori che perdono la vita. 

È infatti di ieri la notizia della morte, la cui dinamica è ancora da chiarire, di un operaio di soli 23 anni, Mario Papa, deceduto in seguito a un volo di circa 6 metri mentre stava lavorando su un muletto in un capannone a Torre Annunziata di una nota azienda di abbigliamento sportivo. 

Oltre il dolore devastante per la perdita, tutto questo ci invita per l'ennesima volta a riflettere che addolorarsi non può bastare. 

C'è bisogno che non si verifichi più questa strage senza fine e che si impari a evitare l'irreparabile. 

Occorre che si intervenga una volta per tutte sul potenziare la sicurezza affinché vengano rispettate maggiormente e con la dovuta attenzione le norme e le precauzioni sui luoghi di lavoro. 

È inaccettabile che persone di ogni età continuino a morire nelle fabbriche, nei cantieri, nei campi, nei magazzini, su mezzi di trasporto, ovunque si lavori nel nostro Paese. 

Il lavoro è l'opportunità di cui abbiamo bisogno per poter guardare al futuro. Quando pensiamo ad esso, pensiamo al presente con la speranza che il nostro avvenire sia coronato da un impiego che ci faccia andare avanti nella vita, non che la fermi e non si può morire così, è inammissibile.