EMOZIONI E CULTURA IN UN GIARDINO DAI TRATTI BUCOLICI
Vi siete mai trovati per caso in un evento che
credevi fosse solo formale, dove sei mossa dal tuo senso di amore ma non sai di
incontrare persone sensibili che subito entrano nella tua sfera emozionale ?
Sono stata invitata allo step finale di un grosso
progetto che ha visto impegnati le istituzioni, le scuole le famiglie e una
grande Associazione che ha messo su tutto quanto l’Associazione “Piccoli
Passi”, dovevo essere la giornalista, poi conoscendomi una maestra, mi ha anche
invitata come scrittrice per testimoniare l’importanza della scrittura e tutto
ciò che gira intorno. Con gioia mi sono recata in una location stupenda una
sala del castello dei Conti ad Acerra, all’aperto con grossi alberi secolari,
dove la natura ed il silenzio ti fa ripercorrere momenti storici passati e dopo
un po' sono arrivate le scolaresche, i vari invitati e gli addetti ai lavori,
che dovevano premiare gli alunni che hanno partecipato ad un concorso
letterario, per poi scoprire i vincitori di ben sei borse di studio per questa
9° edizione del PREMIO: Piccoli Passi-borse di studio: “ Enzo Tanzillo”.
Il Presidente dell’Ass.ne
Angela Tanzillo ha iniziato il suo discorso di presentazione parlando della sua
eredità questa Associazione che suo padre ha messo su dieci anni prima e che
due anni fa è venuto a mancare, motivo per cui lei ne è diventata Presidente,
con commozione ha raccontato che l’amore si trasforma e se suo padre non è più
presente fisicamente, è presente proprio come forza , coraggio e dedizione nei
confronti dei giovani, che l’associazione segue, che è la continuazione del
pensiero di Enzo che cresciuto in oratorio, credeva ancora nell’amicizia, nello
stare insieme, nello stare in pace con gli altri e proprio l’educazione alla
pace è stato l’argomento trattano nei lavori degli alunni. La pace contro ogni
forma di guerra, che è ovunque nei nostri condomini, nei nostri giardini, nei
giocattoli, nelle strade, qui sui social, e qualche volta anche nella famiglia
piuttosto che a scuola. Ecco perché a” piccoli passi” si deve educare i
bambini, i giovani affinché conoscano il mondo degli altri, idee, tradizioni,
modo di vivere, modi di essere diversi dai propri ed accettarli, costruendo
pian piano quella pace con valori di solidarietà , altruismo e amore per il
prossimo, non avendo come fine deridere i più deboli ma aiutarli e capire che
tutti noi abbiamo delle debolezze, dei limiti.
In questa atmosfera bucolica, tranquilla, in mezzo alla natura, ho cercato solo
di stimolare gli alunni a continuare a scrivere, a raccontarsi e saper
ascoltare se stessi e gli altri, il loro silenzio, i loro occhi lucidi dallo
sguardo attento è stato un segnale empatico che gratifica e ti fa sperare in un
futuro meno oscuro, dove c’è più spazio per chi ama e accetta la diversità e
meno per un comportamento bellico ed aggressivo.